Veneto

Ex caserma San Donà. Scritto il futuro

SAN DONA’. Da caserma a grande contenitore di realtà economiche e associazioni. La ex caserma Tombolan Fava non rischia più di diventare un hub per i richiedenti asilo. E il Teatro delle Arance, associazione teatrale di Giovanna Digito, è la prima ad aderire ufficialmente al progetto della ex caserma Tombolan Fava. Dopo il duplice incontro al centro culturale da Vinci, con cittadini e imprenditori, sono state decise le tappe del progetto che raccoglie nella nuova fase le manifestazioni di interesse attraverso appositi moduli del Comune e anche proposte di valorizzazione. Ci sono realtà sportive e associative, del lavoro e artigianato, quindi del turismo e lo sport, pronte a chiedere un posto all’interno della vasta area dismessa a Fiorentina.

“Noi siamo interessati a trovare uno spazio da allestire e rendere idoneo all’attività di teatro e spettacolo per bambini”, ha precisato Giovanna Digito del Teatro delle Aranze, “e anche adulti e sarebbe interessante poterlo inserire in un’area che condivida le nostre passioni, esigenze e speranze”. E ci sono persino degli imprenditori che vorrebbero  creare una discoteca. Davvero le potenzialità sono enormi.

La Caserma ha recentemente compiuto 50 anni ed è inserita nel sistema difensivo Nato e sede del Comando del 1° Gruppo del 5° Reggimento Artiglieria Missili, forte di 4 batterie di missili Hawk, è stata inaugurata il 28 settembre del 1967 su 80mila metri quadrati di cui 12mila coperti. Il 31 ottobre 2001 la dismissione. Da allora è piombata nel degrado e oggetto di vandalismi e ruberie.

Nel 2010 è stata trasferita dal Demanio Militare a quello civile e il suo valore stimato in 12 milioni di euro. Nel 2015, a seguito della possibilità offerta dal Decreto del Fare del precedente governo, il Comune l’ha acquisita evitando che fosse oltretutto utilizzata per accogliere i migranti.

La società Abacus è affidataria dell’incarico di giungere a un progetto di fattibilità che permetta la valorizzazione del bene e la realizzazione della loro rappresentante si è focalizzata sulle potenzialità del sito e sulla metodologia del progetto.

Raccolte le adesioni e i riferimenti dei partecipanti all’incontro tra cui dirigenti di associazioni culturali, sportive, sociali oltre che titolari di imprese.

La relazione della società di ingegneria Abacus, affidataria dell’incarico, sarà uno dei momenti più importanti dell’incontro del 19 febbraio. Tra l’altro verranno esposte le precedenti esperienze della Caserma Fasil, di Sappada, alle sorgenti del Piave. Il progetto ha mantenuto gli elementi distintivi, dal punto di vista estetico, di un severo avamposto montano, prevedendo però all’interno della struttura spa e palestra, sale conferenze e ricettività con check-in da remoto, ristorante e spazio co-working fino a una tisaneria.

Qualcosa di analogo nell’immensa ex polveriera di Val Tidone, ben 107 ettari, oltre 10 volte la Tombolan – Fava, estesi su tre comuni del Piacentino. La riqualificazione in questo caso prevede la destinazione turistica degli edifici, e la realizzazione di un parco dedicato alla memoria storica negli ampi spazi boschivi che completano la struttura. Nel pieno centro di Bari, invece, la caserma dell’Aereonautica Sidney Sonnino, pregevole esempio di modernismo anni Trenta, va verso una seconda giovinezza sede di uffici.

Giovanni Cagnassi

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