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Paolo Venturini il 18 novembre alle 20.45 racconta al Centro Culturale San Gaetano di Padova, la sua ultima impresa in Ecuador.

Paolo Venturini 47 anni, vive e si allena alle pendici dei Colli Euganei in provincia di Padova; fa parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro di atletica leggera ed è Assistente Capo della Polizia di Stato.  Inizia a correre all’età di 6 anni ed effettua la sua prima competizione nel 1977. Da allora, correndo tutte le distanze del mezzo fondo, esordisce in maratona nel 1991. Nel 2004 corre la sua prima ultra maratona. Si avvicina alla mountain bike per potenziare alcune parti muscolari, normalmente non interessate dalla corsa. La storia parla di un atleta professionista, diviso tra lavoro e famiglia, che ha coronato un sogno che ai più sembrerebbe impossibile: poter fare diventare la corsa il proprio mestiere e motivo di vita. Cosi Paolo Venturini, nel 1992 dopo alcuni precedenti viaggi in Africa, effettua la sua prima impresa in mountain bike, il giro del lago Vittoria attraverso Kenya, Tanzania ed Uganda, 2.400 Km di savana africana.

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Nel 1994 Venturini fallisce l’attraversata da sud a nord del Madagascar a causa di una disidratazione che gli procura una sinco-paresi alla mano sinistra che perdurerà per 6 mesi. Tra le tante imprese impossibili, Paolo Venturini, nel luglio del 2001 si reca nel deserto del Mojave in Nevada (USA), nella Death Valley, la valle della morte. img-20161107-wa0004Qui, seguito da due medici del centro di medicina dello sport dell’Università di Padova, corre a piedi per 70 Km effettuando un test medico-scientifico per misurare la perdita idrica in condizioni ambientali e climatiche estreme; in effetti i 70 km di deserto, vengono percorsi a -86 mt. sotto il livello del mare, con una temperatura minima di 50° ed una punta massima di 52.4°, mentre l’umidità relativa media dell’aria si attestava al 2%. Queste condizioni ambientali limite ed estreme, hanno fatto perdere a Paolo 8,5 Kg. di peso corporeo. Al termine delle 8 ore impiegate, l’atleta ha subito un brusco calo pressorio, rimanendo per circa 8′ privo di sensi. Solo l’intervento dei due medici con 4 litri di soluzioni idro-saliniche, hanno evitato a Paolo il peggio. img-20161107-wa0005Il 18 novembre alle 20.45, all’interno del Centro Culturale San Gaetano di Padova, Paolo Venturini racconterà attraverso il documentario film “Maximum Quota”, vincitore del premio miglior regia all’Overtime Festival di Macerata 2015, l’ultima grande sfida personale nel dicembre del 2014 in Ecuador. Partito dal livello del mare dalla città di Guayaquil, in quattro giorni di corsa estrema, coprendo 231 km in condizioni climatiche limite, Paolo raggiunge i 5.500 mt. di quota del vulcano Chimborazo, il punto più distante dal centro del pianeta terra senza acclimatazione all’altura, senza assumere medicinali contro il mal di montagna e senza far uso di ossigeno artificiale. img-20161107-wa0007La sfida in parte non riesce in quanto l’obiettivo era quello di arrivare in cima al vulcano a 6.300 mt. Rimane comunque un record che nessuno al mondo è ancora riuscito a realizzare.

Foto di Pierluigi Benini

di Giancarlo Noviello

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