"Il veterinario" rispondeVeneto

I botti di capodanno

Rubrica a cura della dott.ssa Nicoletta Mason

Come ogni anno, si ripresenta a Capodanno l’annosa questione della paura che alcuni animali, manifestano durante l’esplosione dei botti di fine anno.

Come possiamo fare per aiutarli a superare questo momento , per loro, così spaventoso?

Sicuramente è consigliato non lasciarli da soli, restare con loro li rassicura di poter contare sulla vostra figura di riferimento. Attutire il più possibile i rumori e le luci provenienti dall’esterno, allestendo una stanza apposita, all’interno della quale prevedere anche un luogo sicuro, una cuccia o un riparo, dove possano trovare conforto e sentirsi più tranquilli, durante l’esplosione dei botti. Ovviamente questi dovranno essere preparati in precedenza, in modo che il cane o il gatto, sappiano della loro presenza ed abbiano sperimentato che al loro interno, possono sentirsi al sicuro.

Come riconoscere se il vostro animale ha paura o se prova dei veri e propri attacchi di panico ?

  1. Ha paura quando: l’animale è attento ad ogni rumore, inizialmente si orienta verso la direzione da cui proviene il rumore e poi si ritrae immediatamente. È agitato, si muove per la casa, ma non cerca un riparo dove nascondersi, piagniucola durante il botto, ma se il proprietario lo chiama, gli si avvicina.
  2. Ha un attacco di panico quando: vaga per la casa o in giardino, senza fermarsi mai, cercando un nascondiglio o vie di fuga che lo allontanino il più possibile dal botto si nasconde, sotto al tavolo, sotto al letto, in garage e se richiamato non si muove distrugge oggetti se lasciato solo e cerca continuamente il contatto con il proprietario, senza però riuscire a calmarsi. Se lasciato in giardino, scava buche, distrugge oggetti, le persiane delle finestre o le ante delle porte, fugge, trema, sbava,ansima, perde gocce di urina, defeca dove si trova, ritrova la calma solo dopo molto tempo, dall’ultimo evento sonoro.

In tutti i casi, il nostro amico a quattro zampe, ha bisogno di noi, ha bisogno della nostra presenza e della nostra rassicurazione.

Non bisogna pensare che lasciandolo solo, alla fine si abituerà o che se lo coccoliamo, lo facciamo diventare ancora più pauroso. E’ dimostrato scientificamente che l’abbraccio e la coccola liberano ossitocina, l’ormone che antagonizza la noradrenalina che è alla base di tutte le reazioni fobiche elencate e che viene prodotta dall’amigdala in situazioni di stress.

Si può ricorrere all’aiuto di integratori naturali o di farmaci specifici prescritti dal veterinario, ma in ogni caso, bisogna considerare che per il nostro animale, in questi momenti, si tratta di un vero e proprio trauma, che causa una reale sofferenza. Se trascurato, può solo peggiorare, perchè di fronte ad ogni evento fobogeno, l’animale risponderà chiudendosi sempre più in se stesso, aumentando la paura che prova ad ogni evento.

Pertanto è consigliata una visita con il Veterinario Esperto in Comportamento, che aiuti voi e il vostro animale, con strategie pensate per ciascun caso specifico, a superare i botti, senza che questo significhi un evento pauroso.

Dott.ssa Mason Nicoletta

Medico Veterinario Esperto in Comportamento

tel 0415952256/3384790223

email  nicoletta.masonvirgilio.it

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