Comitati uniti per l’idrovia dal sindaco di Pianiga Massimo Calzavara
PIANIGA. Nei giorni scorsi Marino Zamboni e l’ex sindaco di Camponogara Alfredo Tamburini, del comitato intercomunale ‘Brenta Sicuro’ si sono incontrati col sindaco di Pianiga, Massimo Calzavara, al quale hanno consegnato una lettera-mozione denominata ‘Avanti con l’idrovia Padova-mare’.
“Si tratta dell’ultimo documento – spiega Zamboni – creato in ordine di tempo dai ‘Comitati uniti per l’idrovia’ per sollecitare il completamento dell’importante opera di salvaguardia idraulica del territorio padovano e veneziano”. I comitati uniti per il completamento dell’idrovia Padova-mare comprendono Legambiente Regionale Veneto, con i circoli di Padova, Sarmazza- Saonara e Vigonovo, Selvazzano, Riviera del Brenta, Miranese, Piove di Sacco, il Comitato Intercomunale Brenta Sicuro, l’ associazione Acque Urbane, il Comitato Spontaneo Alluvionati di Montegrotto Terme -C.S.T., il Comitato Salvaguardia del Territorio Selvazzano e Rubano, il comitato Una Mano per Battaglia Terme, l’associazione Mira Lab.
“La proposta che abbiamo avanzato all’amministrazione di Pianiga – continua Zamboni – è di condividere il documento. Siamo convinti che la condivisione e l’unione di intenti sia il miglior modo di affrontare e possibilmente risolvere gli annosi problemi legati al rischio idrogeologico”.
Massimo Calzavara ha sostenuto, condividendo le richieste del Comitato, la necessità di portate la tematica ‘idrovia Padova-mare’, nonché l’indagine, svoltasi in primavera per oltre 70 km delle arginature del basso corso del fiume Brenta sia nel veneziano che nel padovano, all’interno della Città metropolitana. Le tematiche, infatti, nonostante non riguardino direttamente Venezia, presentano dei punti importanti con ricadute sulla laguna veneziana, e di conseguenza sul capoluogo.
Infatti, ad esempio, un’inondazione che colpisse il territorio, a causa dell’attuale insufficienza dei corsi d’acqua, porterebbe un’enorme massa di acqua in laguna, e con sé enormi quantità di inquinanti (idrocarburi, amianto, plastica e tanto altro). Inoltre è importante che la città metropolitana consideri l’impatto rappresentato dal completamento dell’idrovia Padova-mare, sia per le indubbie positività per la laguna, come ossigenazione e navigabilità, sia per le potenziali negatività rappresentate dall’apporto dei suddetti inquinanti. Conoscere queste problematiche sarebbe utile al fine di ponderare e trovare le soluzioni per tempo.
Altra richiesta avanzata al sindaco Calzavara, e che verrà riproposta nell’incontro che ci sarà in giornata con il sindaco di Dolo Alberto Polo (consigliere dell’ente ‘Città Metropolitana’ così come il sindaco di Pianiga), è di esporre con apposita relazione le tematiche del rischio idraulico all’interno degli incontri della Città Metropolitana. Tutte le parti infatti sono concordi nel ritenere fondamentale che tutti i livelli decisionali abbiano la consapevolezza dell’alto livello del rischio idrogeologico dei territori.
Sara Zanferrari