Cultura e spettacolo

Crowe parla del Gladiatore 2

Di un sequel de Il gladiatore, il cult di Ridley Scott uscito 20 anni fa che ha definitivamente consacrato a star Russell Crowe, si parla ormai da anni.Parla, appunto. Perché a meno di plot twist improvvisi e sconvolgenti, si tratta di un’eventualità decisamente remota destinata a restare chiacchiera. Ciò detto, la promozione stampa de Il giorno sbagliato, la nuova pellicola con Russell Crowe, si è trasformata in un’occasione d’oro per chiedere all’attore degli aggiornamenti su Il gladiatore 2.

La confidenza

A Screenrant, colui che ha vestito i panni di Massimo Decimo Meridio, ha spiegato di non essere mai stato incluso nelle varie discussioni che si sono susseguite nel corso di questi due decenni:Se stanno avendo conversazioni in materia, si tratta di conversazioni che non mi hanno mai incluso. Non sono sicuro di cosa abbiano in mente. Posso solo dire che, in buona sostanza, stanno parlando delle stesse cose da circa 20 anni.

Crowe

Crowe commenta poi le parole del produttore Doug Wick che, a giugno, aveva rivelato che Ridley Scott amerebbe girare il film: Non parlo con Doug da molto tempo. L’ultima volta mi raccontò di avere questa grande idea che vedeva Massimo portato via dall’arena per poi essere deposto, ricoperto di olii e unguenti, in questa caverna da cui si accedeva spostando una grande roccia. Poi la roccia si apriva e lui ne usciva. Gli dissi “Doug, non penso che abbiamo i diritti di quella storia”. Ma è una cosa accaduta anni fa e non so se abbia apprezzato il mio senso dell’umorismo.

Crowe come Cristo?

Battute cristologiche a parte, qualche settimana fa il produttore si era così espresso: Ridley amerebbe farlo. Ma si tratta di avere una storia scritta nero su bianco. Tutte le persone coinvolte nella lavorazione dell’originale lo amano talmente tanto che non considerano neanche lontanamente la prospettiva di sfruttarlo in maniera becera e fare qualcosa che sia solo un’ombra sbiadita. C’è un chiaro problema di natura creativa, del lavorare a una sceneggiatura e del riuscire a trovare un’idea.

Ridley

Ridley ci sta lavorando, ma la sfida principale è l’arrivare a un punto che possa effettivamente essere una base di partenza valida […] Poi c’è la questione del prendere la parte migliore di quello che le persone amano dell’originale rendendolo, allo stesso tempo, fresco con una nuova incarnazione. È complicato. Poi, chiaramente, c’è la problematica del personaggio principale. Che è morto. Ma se devi fare Il Padrino ti ritrovi a dire “Ok, il pubblico ama le star in queste parti” e quindi riporti in campo la vecchia squadra. Uscito nei cinema nel 2000, Il Gladiatore incassò 457 milioni di dollari in tutto il mondo ottenendo poi 11 nomination all’Oscar e vincendone cinque.

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