Veneto

Treviso. A Manuel torna il sorriso

Il sorriso è stampato in viso a Manuel, nonostante tutto: «Sono in quello che sarà il mio campo di combattimento, l’allenamento inizia ora. Darò tutto quello che ho».

Il ricovero

La voce è di Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore colpito dall’agguato a colpi di pistola dello scorso 3 febbraio nel quartiere romano dell’Axa. Affida a un video per la pagina “TutticonManuel” – nata su iniziativa della Federnuoto per sostenerne il percorso riabilitativo – le sue prime parole ufficiali dopo il ricovero al san Camillo di Roma, l’ospedale che proprio ieri pomeriggio ha lasciato per trasferirsi nella struttura in cui svolgerà la neuro-riabilitazione, il centro spinale della fondazione santa Lucia, sempre a Roma. In questa struttura ci resterà non meno di tre mesi.

L’appello

Da qui, Manuel, si rivolge a quanti in questi quasi venti giorni l’hanno sostenuto, da tutta Italia: «Come vedete sto sempre meglio, sono appena arrivato in quello che sarà il mio nuovo campo di battaglia» dice Manuel dal letto del santa Lucia, «rimarrò qui per un bel po’, anche se voglio restarci il meno possibile». Quindi la grinta, che trapela dalle parole di uno sportivo come lui. «Non vedo l’ora di dare tutto, tutto quello che ho per tornare tra di voi il prima possibile» ha aggiunto Bortuzzo.

L’aiuto

A fianco di Manuel, appellandosi alla generosità di quanti vorranno fare una donazione al conto corrente istituito dalla Federnuoto, anche Gregorio Paltrinieri, campione olimpico in carica dei 1.500 stile libero che con Manuel condivideva la piscina d’allenamento. «Aiutiamo Manuel a coronare i suoi sogni», dice Paltrinieri.

 

A.V.

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