Economia e Politica

Cina in aiuto dell’Italia

Trentuno tonnellate di forniture tra cui ventilatori, monitor e defibrillatori ma anche medicine tradizionali a base di erbe che si sono dimostrate efficaci nella cura dei pazienti con il coronavirus. Dopo che Francia e Germania ci hanno sbattuto la porta in faccia senza tanti complimenti. La Cina ha mandato i suoi medici arrivati in aiuto dell’Italia. Hanno portato un bagaglio di strumenti e informazioni, rapporti di ricerca con protocolli e linee guida, da condividere con i sanitari italiani. “Abbiamo selezionato le attrezzature che si sono dimostrate utili durante le pratiche cliniche”, ha spiegato Sun Shuopeng, vicedirettore della Croce rossa e capo del team.

La Croce Rossa della Cina

Sono arrivati dalla Cina portando 31 tonnellate di forniture sanitarie per dare aiuto alla sanità italiana nel momento più difficile dell’epidemia di coronavirus. Nove medici cinesi “veterani” della lotta a covid-19 sono atterrati ieri sera a Roma. Il team è composto da medici del National Health Commission of China e della Red Cross Society of China.

Cina in soccorso: cosa ha portato

I medici hanno portato oltre 700 strumentazioni fornite dall’ospedale Ruijin della School of Medicine dell’Università di Shanghai Jiaotong, tra cui ventilatori, monitor e defibrillatori. “Abbiamo selezionato le attrezzature che si sono dimostrate utili durante le pratiche cliniche”, ha detto prima della partenza Sun Shuopeng, vicedirettore della Croce rossa e capo del team, in un’intervista al “Global Times”.

Tra le forniture anche medicine tradizionali a base di erbe

Tra le forniture mediche portate ci sono anche medicine tradizionali a base di erbe come la capsula Lianhuaqingwen. “La capsula di Lianhuaqingwen si è dimostrata efficace nel trattamento della Covid-19. Altri paesi stanno iniziando ad apprezzare l’efficacia del trattamento con le medicine tradizionali cinesi”, ha spiegato Sun. Liang Zongan, direttore del Dipartimento di terapia respiratoria e di terapia intensiva presso l’ospedale della Cina occidentale, anche lui membro del team inviato in Italia, ha dichiarato che i medici cinesi hanno portato alcuni rapporti di ricerca con protocolli e linee guida basati sull’esperienza dell’epidemia acquisiti in Cina.

Il comunicato della Cina

 “Il Governo cinese è pronto a fare la sua parte in segno di profondo ringraziamento verso l’Italia che ha aiutato il Paese nel momento del bisogno – si legge nella nota dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia – Pechino è disposta a fornire all’Italia mille ventilatori polmonari, oltre a due milioni di mascherine, 100 mila delle quali ad alta tecnologia, 20 mila tute protettive e 50 mila tamponi per i test sul coronavirus”. Questa è la decisione presa dal governo cinese dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi.

Di Maio: Non siamo soli, tanti nel mondo vicini all’Italia

Dopo aver percorso quasi diecimila chilometri i medici sono atterrati giovedì sera all’aeroporto di Fiumicino e sono stati accolti dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Stasera voglio farvi vedere i primi aiuti che sono arrivati dalla Cina e che in questo momento sono a Roma per fornire informazioni preziose che possono aiutare il nostro personale medico – ha detto il ministro -. Questa è quella che definiamo solidarietà. Ce ne sarà altra. Non siamo soli, ci sono persone nel mondo vicine all’Italia. Non possiamo abbracciarci adesso, ma torneremo a sorridere. L’Italia è un paese dove non vince l’egoismo, in cui tante persone stanno lavorando per il prossimo”. “L’Italia ha sempre aiutato gli altri popoli e riceverà l’aiuto degli altri popoli, non siamo soli”, ha ricordato Di Maio.

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