Condizionatori e richiesta controlli

Arriva l’estate e gli ordini e le richieste di controllo per i condizionatori sono aumentate con picchi del 300%, in queste ultime settimane, rispetto all’anno precedente. A spiegare la situazione a cui devono far fronte gli impiantisti della Riviera del Brenta sono Giorgio Chinellato e Andrea Bernardi. Rispettivamente Segretario e Vicepresidente e capo categoria impiantisti dell’associazione Artigiani Piccola e Media Impresa “Città Riviera del Brenta”. La necessità di sanificare gli impianti e metterli in sicurezza, diventa prioritario. Soprattutto per il comparto dei locali pubblici o aperti al pubblico.

Messa in sicurezza condizionatori è essenziale

“In questo particolare periodo legato – spiegano Bernardi e Chinellato- all’emergenza sanitaria del corona virus, la messa in sicurezza e la sanificazione degli impianti di condizionamento è essenziale. Gli impianti da mettere in sicurezza sono sostanzialmente di due tipi: quello legato
alle utenze private e quelli di locali ad accesso pubblico (uffici, esercizi commerciali, studi privati, ecec) ”. Nella maggioranza dei casi per i privati, è importante sanificare l’impianto cambiando i filtri. O igienizzandoli prima di riaccendere il condizionatore per il gran caldo in arrivo. Per quando riguarda invece i locali ad accesso pubblico le cose cambiano.
Grandi impianti, cambiare i filtri di aerazione ogni due-tre mesi

“E’ sconsigliato dalle disposizioni di contrasto del coronavirus avere un impianto a riciclo dell’aria interna – sottolinea Bernardi -. In quanto questo potrebbe diventare veicolo di propagazione del contagio. Dai controlli e verifiche fatte in queste ultime settimane nel comprensorio della Riviera del Brenta abbiamo constatato che il 50 % dei locali ad accesso pubblico della zona di fatto non è in sicurezza. Aprire le finestre del locale se si ha un impianti a riciclo interno non è garanzia di completa sicurezza”. Un consiglio che gli impiantisti della Riviera danno a chi gestisce locali ad accesso pubblico, è quella di cambiare frequentemente. Cioè ogni due-tre mesi cambiare i filtri di aerazione, piuttosto che cambiare completamente grossi impianti del valore anche di decine di migliaia di euro.