Economia e Politica

De Carlo: “Nessuna Fase 2. Solo morti annunciate per le aziende. Basta codici Ateco, riapra chi lavora in sicurezza”

“Quella annunciata ieri sera dal premier Conte non è la ripartenza per la Fase 2. È l’annuncio di morte di migliaia di aziende sui nostri territori. Per colpa di chi? Per mano di un Governo che insiste a ragionare in base ai codici Ateco. Invece di far lavorare chi è in grado di garantire la sicurezza di lavoratori e clienti”. Questo il drammatico giudizio del deputato e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, sul DPCM che entrerà in vigore il prossimo 4 maggio.

De Carlo e il giudizio sull’intervento di Conte il 26 aprile

“Basta con il ragionare per categorie economiche. Ci sono realtà che già oggi potrebbero lavorare garantendo l’assoluta sicurezza sia per i propri dipendenti che per la clientela. Ma la testardaggine dell’esecutivo nel voler garantire le riaperture solo in base ai codici Ateco le condanna a morte certa”, spiega De Carlo. “A una chiusura senza via di scampo imposta dal governo, dovrebbe corrispondere un sostegno economico da parte dello Stato”

Il caso tedesco

 “In Germania viene garantita un’importante iniezione di liquidità nei conti correnti di chi non può riaprire. In Italia, a queste realtà vengono dati forse 600 euro. A fronte dei 780 del reddito di cittadinanza dati a chi non produce e campa a spese della collettività. E la possibilità (forse) di riaprire tra 3 settimane, se non addirittura dal 1 giugno, come nel caso di estetiste e parrucchiere. Ma come farà, ad esempio, un ristoratore chiuso già da quasi due mesi a lavorare per un altro mese solo con l’asporto? E poi con il distanziamento tra i tavoli e tra i clienti che porterà a una pesante riduzione dei coperti? A questo, si aggiungerà anche la beffa che a quei tavoli si siederanno anche famiglie che passano l’intera giornata insieme. Mentre nel suo locale dovranno stare distanti almeno un metro”.

De Carlo e l’appello al lavoro

 “Gli italiani vogliono lavorare, e c’è chi può farlo in sicurezza, lo dimostrano i controlli dello Spisal nelle aziende venete. Basta scelte scellerate che uccidono le imprese e l’economia italiana. Il Governo cambi la sua disastrosa e pericolosa linea legata ai codici Ateco. Permetta di lavorare a chi può ripartire tutelando la salute di tutti”. Conclude De Carlo.

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