Economia e Politica

Partite Iva e commercianti a Roma

Troppe tasse, troppi oneri, tanto che la previsione per quest’anno è quella della chiusura di circa l’80% delle piccole partite Iva in tutta Italia a causa non solo della pressione fiscale elevatissima, ma anche dell’apertura selvaggia della grande distribuzione e dei centri commerciali, della delocalizzazione, del commercio abusivo e della concorrenza spesso sleale del web.

La manifestazione

Per questo ieri, 22 gennaio alle 10:30 a Roma, in piazza del Popolo, sono arrivati oltre 8000 titolari di partita Iva. Con loro ambulanti e piccoli commercianti. La manifestazione, appoggiata dai sindacati, da Goia Nazionale Commercio Ambulante e dalle organizzazioni di categoria, ha voluto dimostrare al Governo che c’è un’Italia di lavoratori che non riescono più ad andare avanti e che chiedono in maniera pacifica ma risoluta di cambiare le cose.

La prima volta delle partite Iva

E’ la prima volta che i titolari di partite Iva organizzano una manifestazione di questa portata, che avrà, alla stessa ora, analoghe rappresentazioni nel resto d’Italia con interruzioni delle attività commerciali.

Partite Iva incazzate

“Ognuno oggi – spiegano – dovrebbe fare ciò che ha fatto chi è andato a Roma. Anche tenere chiuse le attività per un solo giorno. A livello fiscale non cambiamo niente. Ma a livello umanitario contribuiamo a sostenere i nostri colleghi del movimento. Con il cuore siamo tutti a Roma con le ‘partite Iva incazzate’ (questo il nome dato al movimento che ha organizzato la manifestazione, ndr)”.

Contro Conte

Da quando il Premier Conte siede sullo scranno più alto – fanno sapere gli organizzatori – circa 2,5 milioni di partite Iva sono state chiuse. Facendo perdere 1/4 delle attività fisiche Nazionali.Cosa dobbiamo fare morire tutti? Aprire negozi online? Ma certo che no!Ecco perchè siamo scesi tutti in Piazza del Popolo a Roma, per dire basta al genocidio di massa!

Gli ospiti d’onore

Ospiti Paolo Bragantini, Gianluca Gavazza, Giancarlo Nardozzi (presidente Goia nazionale), Gliberto Marcolin (presidente Goia per il Veneto e il Friuli) e Alessandro Torbidone. Non hanno voluto far mancare il loro appoggio a chi protestava.

Tag
Mostra altro

Articoli correlati

3 Commenti

  1. L’Italia dichiara la Costituzione ,è una Repubblica fondata sul lavoro.Se chi amministra la Repubblica è il primo ad affondare il lavoro per salvaguardare il proprio status garantito dal latifondo internazionale, sicuramente si fa garante di un governo o di governi incostituzionali, ma qui chi rompe gode e i cocci li pagano i lavoratori.

  2. Esempio personale da agente di commercio: incremento di reddito da 12k a 55k ; tra tasse , iva, anticipi iva, anticipi tasse e adeguamento inps 40k. di cui 15k. ho dovuto rimandarli a ravvedimento con rateizzazione in aggiunta a altre precedenti per altra piccola attività familiare. Nessuna tutela, spese a carico di tutto e obbligo versamenti enasarco che in caso di interruzione lavorativa o cambio prima degli anni obbligatori di versamento, o fai versamenti volontari o non è cumulabile all’Inps .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Close