Economia e Politica

Oggi l’incontro tra Scholz e Putin

Continuano gli incontri tra i capi di Stato e i due protagonisti del possibile conflitto tra Russia e Ucraina. Dopo il summit di ieri con il presidente ucraino Zelensky oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrerà Vladimir Putin a Mosca. L’intento manifesto, fa sapere la ministra degli esteri Annalena Baerbock, è quello di chiedere alla Russia di “ritirare le proprie truppe” schierate ai confini dell’Ucraina. Nell’attesa del vertice il ministero della Difesa russo ha fatto sapere, citato dalla Tass, che alcune forze schierate per le esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando alle loro basi. Una notizia interpretabile come possibile segno di distensione. 

Il rientro

“Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi”, ha dichiarato in una nota il generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa.  “Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti”, hanno aggiunto da Mosca.

La portavoce del ministero degli Esteri russo: “Svergognati senza sparare un colpo”

In merito a questo ritiro l’Ansa riporta una dichiarazione di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, e secondo cui su Telegram ha affermato che “la data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente. Svergognati e annientati senza sparare un colpo”. Sembra, insomma, che la convinzione statunitense di un attacco russo previsto per il 16 febbraio sia stata smontata con questa azione.

Zelensky

Ieri, al termine dell’incontro con Zelensky, Scholz ha ribadito che “la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non sono negoziabili. Ci aspettiamo dalla Russia chiari segnali di de-escalation, un attacco all’Ucraina avrebbe gravi conseguenze”, ha aggiunto, invitando la Russia a “cogliere le offerte di dialogo”. Scholz ha sottolineato che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato non è in agenda, ma che “la Russia stranamente agisce come se lo fosse”. E ha quindi annunciato il pagamento rapido “di altri 150 milioni euro” di prestito.

Il tweet di Zelensky di ringraziamento Usa e Canada

Oggi il presidente Ucraino ha pubblicamente ringraziato tramite un tweet gli Stati Uniti e il Canada per il sostegno finanziario garantito all’Ucraina nella crisi in corso con la Russia citando “il sostegno finanziario i un miliardo e i tre miliardi resi disponibili per progetti in Ucraina” da Washington e “un pacchetto di assistenza finanziariaaggiuntivo di mezzo miliardo di dollari” di Ottawa. Gli Stati Uniti ieri sostenevano che l’invasione russa potrebbe avvenire da un momento all’altro sfruttando l’effetto sorpresa e oltre 130 mila soldati già schierati. Affermazioni a cui Mosca ha risposto accusando l’Occidente di “isteria”.

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