Case di riposo. Pericolo contagi
Non è passata nemmeno una settimana da quando le Ulss veneziane hanno concluso le indagini sugli ospiti e gli operatori sanitari delle loro residenze per anziani, che i risultati mostrano due cieli agli antipodi. C’è l’Ulss 3 Serenissima che schizza in vetta tra le aziende sanitarie con il più alto numero ospiti contagiati e sparsi tra le trentuno case di riposo del territorio, e l’Ulss 4 Veneto orientale sul lato diametralmente opposto della classifica, con i casi concentrati tutti tra le stanze e i corridoi della Francescon di Portogruaro, falcidiata da altri due decessi.
I numeri delle case di riposo
I numeri dicono che la media del Veneto è del 6% di anziani positivi sul totale degli ospiti. Rispetto a quest’equatore – figlio di dati parziali (sono poche infatti le Ulss ad aver concluso le indagini come invece fatto dalle due aziende veneziane, ndr) la Serenissima e la Veneto orientale rappresentano i poli del globo: l’Ulss 3 ha il 9% di casi rispetto alla totalità dei residenti; l’Ulss 4 ha il 2% dei casi sui propri ospiti. Prima e penultima, quindi, nella classifica regionale. Guardando i numeri assoluti sono 343 gli anziani positivi nelle casse di riposo del veneziano: 315 risiedono nell’Ulss 3, 28 nell’Ulss 4. Trentaquattro i ricoverati in ospedale per coronavirus e 38 i morti: 29 nella Serenissima e 9 nel Veneto orientale. La stessa situazione è replicabile anche per gli operatori: sono il 4% i positivi nell’Ulss 3 e il 2% nell’Ulss 4. Il Veneto? La media è del 3%.
Il richiamo di Elena La Rocca
I pentastellati sono stati tra i primi a lanciare l’allarme nel Veneziano. Secondo la consigliera Elena La Rocca il pericolo è stato ampiamente sottovalutato. E se il confronto tra Venezia e zone limitrofe e Veneto Orientale non può reggere a causa della differenza del numero di case di riposo, il pericolo è quanto mai serio.