Salute e Medicina

Parkinson, integratore migliora le funzioni

Un team di ricerca italiano ha dimostrato che un super integratore migliora la funzionalità delle gambe dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. E aiuta a preservarne anche la massa muscolare, con effetti benefici su tono e forza.

L’integratore contro il Parkinson

Ricercatori italiani hanno dimostrato che un integratore può migliorare sensibilmente la qualità della vita dei pazienti colpiti dal morbo di Parkinson. Una delle patologie neurodegenerative più diffuse e debilitanti. Solo nel nostro Paese si conterebbero oltre 500mila pazienti, benché le stime ufficiali – non aggiornate da anni – ne indichino la metà. L’integratore, che migliora la funzionalità degli arti inferiori e preserva la massa muscolare, testato da un team di ricerca tutto italiano. Alla guida scienziati dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Gaetano Pini-CTO di Milano. Alla ricerca hanno collaborato colleghi della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Dipartimento Medico-Geriatrico-Riabilitativo presso l’Università-Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, dell’Ospedale Classificato Moriggia Pelascini di Gravedona e di altri istituti.

La ricerca

Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Michela Barichella, ricercatrice presso il Parkinson Institute del centro meneghino, hanno testato un integratore. Contiene proteine del siero di latte, vitamina D, calcio e l’amminoacido essenziale leucina. Lo hanno somministrato in associazione a un trattamento di riabilitazione intensiva multidisciplinare (MIRT). Un percorso durato 30 giorni che prevedeva fisioterapia, supporto di strumenti tecnologici – come caschi per la realtà virtuale – e altre attività. Barichella e colleghi hanno coinvolto nello studio 150 pazienti affetti da morbo di Parkinson o parkinsonismi e li hanno divisi in due gruppi. Entrambi con lo stesso modello alimentare durante il ricovero nelle strutture ospedaliere. Ma solo al primo gruppo somministrato l’integratore per due volte al giorno.

I risultati

Incrociando i dati è emerso che i pazienti trattati col super integratore percorrevano una distanza maggiore. In un test di camminata di 6 minuti hanno percorso in media 18 metri in più. Ma anche camminato più velocemente e la loro massa muscolare preservata, con effetti positivi su forza e tono muscolare. L’integratore utilizzato non è comunque una novità.Già utilizzato con pazienti affetti da sarcopenia, ovvero la progressiva perdita di massa muscolare. Nel caso specifico quella legata al naturale processo di invecchiamento. I dettagli della ricerca italiana pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Neurology dell’American Academy of Neurology.

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