Veneto

Valdegamberi (Regione veneto): “Basta con l’ideologia: è proprio l’assenza della figura paterna che spesso ha portato a queste tragedie. Il problema è la società edonistica, priva di valori: spetta alla famiglia l’educazione non allo Stato, come avviene invece nei regimi”.

L’annuncio di una crociata ideologica contro una inesistente “società Patriarcale” fatto in un momento di grande attenzione mediatica e tensione emotiva, sta dando i suoi frutti. La caccia all’uomo ha portato noti esponenti politici a chiedere scusa di essere uomini, a manifestazione nazionali di giovani sotto il grido “basta patriarcato”. Come un mantra lo slogan riecheggia ovunque nel Paese. Il momento del dolore per l’efferato delitto è il momento propizio per fare propaganda ideologica e far sentire gli uomini in colpa di essere uomini. Alla faccia del rispetto per la ragazza uccisa barbaramente: è la propaganda che conta. Chi si permette a dissentire viene linciato mediaticamente.

L’attacco a Fedriga

Presidenti di Regione come Fedriga fanno i primi della classe stanziando subito soldi per lezioni gender-affettivo. Mi permetto sommessamente ricordare che la causa è nella carenza o assensa della figura paterna nel l’educazione dei figli, nell’incapacità di accettare le sconfitte, i no, perché abituati a ricevere sempre e solo dei “si”; è la cultura del piacere edonistico e possessivo scambiato per amore, promosso a man bassa in ogni luogo e alla portata di tutti, soprattutto dei ragazzi. Altro che colpa dello Stato, del patriarcato, del padre! L’educazione spetta, comunque primariamente alla famiglia: la scuola deve fare buona formazione.  Si faccia una seria riflessione e non si insegui, sull’ emotività del momento, una ideologia che va in senso opposto, che mira a criminalizzare il padre, distruggendo ancor più la famiglia tradizionale, quando, invece, è proprio il padre la figura che dovrebbe essere più presente nell’educazione dei figli.

Il rapper

Riporto di seguito il testo di un famosissimo cantante rap italiano, salito nell’Olimpo della musica mondiale e pongo una domanda: cosa vogliamo educare nelle scuole quando i giovani sono bombardati 24 ore su 24 da messaggi come questi? “Hey troia vieni in camera con la tua amica porca. Quale? Quella dell’altra voltaFaccio paura, sono di spiaggiaVi faccio una doccia, pina coladaBevila se sei veramente grezza, sputala. Poi leccala leccalaLimonatevi mentre Gordo reccaGioco a biliardo, con la mia stecca. Solo con le buche, solo con le stupide. ‘Ste puttane da backstage sono luride. Che simpaticone vogliono un cazzo che non rideSono scorcia-troie. Siete facili, vi finisco subito”Mi piaci, gioco hard” dubito Di te tipa, che vieni a casa mia con la tua amica Se non è una quinta amica” Quello che non mi è chiaro è come pensiamo di fare educazione sentimentale a una società che porta nell’Olimpo della musica un testo come questo che è EFFETTO di una cultura, non CAUSA. Ma è colpa del “Patriarcato”.

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