Veneziano

Casinò di Venezia chiuso come le sale slot. De Carlo: “Equiparazione ingiusta. Vicino al Comune per chiedere la riapertura”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’On. Luca de Carlo. Il Casinò di Venezia chiuso assieme a sale slot, sale scommesse e bingo: una situazione ingiusta per il consiglio comunale del capoluogo lagunare, che ieri sera ha approvato una mozione, sottoscritta anche dalla consigliera di Fratelli d’Italia Maika Canton, chiedendone la riapertura in tempi brevi. Un appello raccolto dal deputato e coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni, Luca De Carlo: “Parliamo della casa da gioco più antica del mondo, di un’attrazione turistica che attira visitatori da ogni angolo del pianeta. In questo momento in cui rilanciare il turismo, soprattutto per una Venezia che prima del lockdown ha subito la devastazione dell’acqua granda, è fondamentale, credo che riaprire il Casinò sia una priorità. Non solo per il Comune di Venezia, che ha competenza esclusiva sulle entrate, ma per il ruolo attrattivo che il Casinò ha, e che ha riflessi diretti su tutte le attività economiche, ricettive e turistiche veneziane”.

Il quadro economico

C’è poi tutto il drammatico quadro economico: “Se la chiusura dovesse proseguire fino a fine mese, si stima una perdita di oltre 27 milioni di euro; sono quasi 600 i dipendenti costretti ad accedere agli ammortizzatori sociali, e con l’indotto arriviamo a 800 lavoratori; 800 famiglie che da quasi due mesi non possono lavorare”, sottolinea De Carlo. “Se dovessimo attendere l’apertura di tutte le sale da gioco, fissata per il 14 giugno, partiremmo in netto ritardo rispetto alle nazioni a noi confinanti e dirette concorrenti nel settore, come Austria e soprattutto Slovenia; a quel punto, la ripartenza sarebbe ancora più dura”.“Venezia, lo abbiamo sempre sostenuto, ha bisogno di un’attenzione particolare da parte dello Stato”, conclude De Carlo. “Basta con le chiusure imposte per codici Ateco: facciamo lavorare chi può farlo in sicurezza. Per questo, mi batterò in Parlamento per far sì che le porte del Casinò riaprano al più presto e chiedo al Governatore del Veneto di valutare la possibilità di anticipare con propria ordinanza la riapertura di un luogo che non è banalmente una sala da gioco, ma un’importante attrazione turistica e un fondamentale ingranaggio nel motore economico veneziano”.

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