Veneto

Femminicidi, Zaia: «Interrompere quest’orrenda spirale»

«I femminicidi? Una questione drammatica, alla quale una società non può assoggettarsi né può limitarsi a vivere col fatalismo di chi sostiene che si tratta di fatti sempre accaduti e che accadranno sempre. No, non ci si può rassegnare al fatto che un maschio per qualsiasi motivo possa commettere violenze fino ad arrivare a uccidere una donna, la sua compagna». Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia

Zaia e la prevenzione

«Sono indispensabili certamente forme di prevenzione accurata. Una prevenzione che sia soprattutto culturale nei confronti dei maschi, fatta di trasmissione di valori di rispetto e tolleranza inculcati fin dalla più tenera età – sottolinea -. Bisogna tenere alta l’attenzione e la tensione, come fanno meritoriamente ogni anno, alla Mostra del Cinema, le donne di Wall of Dolls Onlus cui la Regione dedica una particolare attenzione. Bisogna attivare tavoli operativi, come quello che l’assessore Lanzarin riconvocherà lunedì, per mettere insieme tutte le forze sociali disponibili a un percorso di sensibilizzazione».

Zaia e l’appello

Per Zaia «bisogna convincere le donne (il recente caso della donna nigeriana uccisa a Noventa ce lo testimonia) a denunciare, denunciare, denunciare senza timori. Facile a dirsi, qualcuno dirà… Occorre infatti guardare la questione anche dal punto di vista legislativo e giurisdizionale puntando all’inasprimento delle leggi in vigore, da quella contro lo stalking varata dal governo che mi vide ministro, all’ottima legge sul cosiddetto “codice rosso”. Se uomini pluridenunciati riescono ancora ad avvicinare le donne che li hanno allontanati, a commettere violenze, a compiere delitti efferati, vuol dire che il sistema che sta dietro i princìpi di legge va rivisto, reso ancora più rigido e ultimativo, inasprendo forme e procedure di
intervento». Il Governatore ricorda di aver personalmente avuto modo di incontrare «donne gravemente ferite o deturpate con l’acido, anche venete… la violenza e le aggressioni che hanno subito sono incommentabili. La mia solidarietà va ai familiari delle vittime di queste settimane, ma anche a tutte le donne che in qualche modo, in un silenzio terrorizzato, subiscono violenza di ogni tipo. Bisogna rompere assolutamente questa orrenda spirale.»

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