Veneto

Pd vara forum degli amministratori veneti

Gli amministratori veneti del Partito democratico condannano l’aggressione russa all’Ucraina, si impegnano fattivamente nella accoglienza dei profughi, sollecitano la Regione ad un ruolo di maggiore impulso e coordinamento, e chiedono al governo e al Parlamento di adottare ulteriori misure economiche per fronteggiare le conseguenze della guerra, a partire dal costo di energia e materie prime. Il documento approvato da oltre duecento tra sindaci, assessori e consiglieri comunali veneti viene licenziato al termine della costituzione del Forum degli Amministratori Veneti del Pd, riunitosi per la prima volta oggi a Padova. All’incontro organizzato in modalità mista, in presenza e in collegamento da remoto, hanno partecipato il sindaco di Padova, Sergio Giordani e il candidato del centrosinistra a Verona, Damiano Tommasi, collegati online.

Il ruolo di Martella

Il Forum è stato istituito su proposta del segretario regionale Andrea Martella: «sarà strumento utile per ascoltare, coinvolgere e informare tutti gli amministratori locali, eletti direttamente dai cittadini, per collaborare fattivamente al rafforzamento del partito, di cui rappresentano, nelle istituzioni locali, i valori e la prospettiva».

L’intervento di Variati

Il Forum, spiega il responsabile degli enti locali della segreteria regionale, Achille Variati, «lavorerà in stretta collaborazione con i Consiglieri Regionali e i Parlamentari veneti del PD per dare voce, con determinazione, tanto in Consiglio regionale quanto in Parlamento, alle richieste del territorio, in particolare su alcune urgenze che necessitano di decisioni e norme». Le urgenze di oggi sono tutte legate alla guerra e ai suoi effetti. Per questo con l’ordine del giorno gli amministratori chiedono: 

– il finanziamento immediato di posti aggiuntivi per i profughi a quelli già presenti presso i CAS, agevolando un lavoro proficuo di coordinamento tra Comuni, Terzo Settore e Volontariato. 

–  la semplificazione delle procedure di accesso ai bandi e rendicontazione dei progetti legati al PNRR. Città Metropolitana e Province non sono in grado di fare fronte alle problematiche delle aree vaste, nel totale disinteresse della Regione del Veneto. Inoltre i Comuni patiscono carenze di personale e di supporti tecnico-operativi e devono fare i conti con incertezza di regole, complessità di procedure e mancanza di una uniformità delle piattaforme ministeriali su cui caricare i progetti. Problemi che in particolare per i Comuni più piccoli diventano insormontabili.

–  La Regione recuperi subito il ritardo ventennale sugli ATS, decisivi per l’integrazione dei Servizi sociali con quelli sanitari. C’è il concreto pericolo di non riuscire a presentare i progetti entro i termini previsti e di perdere i finanziamenti per la non autosufficienza se non si procede velocemente in questa direzione.

–  Il governo preveda stanziamenti adeguati a favore degli enti locali per mitigare i rincari dei prezzi dell’energia.

– Il Parlamento affronti con urgenza la riforma del Testo unico degli Enti Locali. Oggi serve un intervento normativo omogeneo che semplifichi le regole, che efficienti i procedimenti, che preveda gli Ambiti territoriali ottimali ove esercitare le funzioni associate per i piccoli Comuni, che riveda lo status giuridico degli Amministratori, che dia funzionalità alle Province.

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Close