Veneto

Nuovo stadio, slittano le gare d’appalto

Un mese in più di verifiche dell’Unione Europea per sancire, o meno, l’ammissibilità all’uso dei fondi Pnrr per la cittadella sportiva a Tessera. Nel frattempo Ca’ Farsetti per le gare finora bandite slitta in avanti i tempi per le offerte. La gara per le opere a verde aveva il termine il 17 marzo, spostato al 3 aprile 2023. La gara per la arena ( leggi palazzetto da 10 mila posti), valore 95,6 milioni, vede la chiusura dei termini spostata al 5 maggio dopo ben due interventi di rettifica che hanno spostato avanti i termini: il primo termine del 21 marzo è stato spostato al 17 aprile; poi il termine è stato spostato al 5 maggio. Le opere di urbanizzazione interna slittano dal 20 marzo al termine del 4 aprile. Riscritta la determina per il mutuo con Cassa depositi e prestiti da 44,4 milioni di euro di prestito flessibile. Per lo stadio da 16 mila posti l’attività di supporto al Rup per la verifica della progettazione di fattibilità viene intanto assegnata, valore 1,1 milioni di euro, al raggruppamento tra Bureau Veritas Italia spa (azienda francese specializzata nella valutazione ed analisi dei rischi), Conteco Check srl e Rina Check srl.

Stampa estera

Del cartellino giallo ai progetti degli stadi di Firenze e Venezia si interessa pure la stampa estera. Il Financial Times titola: “L’italia in disaccordo con Bruxelles sull’uso dei soldi dell’Ue per lo stadio di calcio”. Politico, rivista letta dai politici tra gli Usa e Bruxelles calca la mano, titolando “L’Italia ottiene il cartellino giallo per aver finanziato gli stadi con i soldi dell’Ue”.

Il ministro a Bruxelles

Il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto da Bruxelles il 29 marzo è tornato sulla vicenda. «Il Governo, d’intesa con i sindaci, con il ministero dell’Interno e con il ministero dell’Economia, predisporrà delle risposte di chiarimento sperando e auspicando di trovare una soluzione in questo mese di confronto con la Commissione europea» ha detto in un punto stampa con i giornalisti, riferendosi ai piani integrati di Venezia e Firenze. «Questi interventi sono stati oggetto di un decreto interministeriale nell’aprile dello scorso anno che prevedeva il finanziamento di questi interventi e sono stati oggetto anche di una valutazione per la quale si considerava raggiunto quest’obiettivo. Ora sono sorte nuove questioni, noi con spirito costruttivo e molta serenità lavoreremo per superarle», ha spiegato. «Sinceramente è paradossale immaginare una polemica con questo Governo per questa questione», ha aggiunto.

Le reazioni

«Il Bosco dello Sport deve essere fermato. Ho scritto al commissario europeo Paolo Gentiloni, allegando anche la denuncia per violazione del diritto Ue presentata alla Commissione da Italia Nostra, dopo la sua decisione di rinviare a nuovi dati tecnici la scelta sui finanziamenti del Pnrr», dice Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. Zanella aveva già presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, per salvaguardare l’area Nord di Mestre, fra Tessera e il fiume Dese, alla quale non è stato mai risposto.

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