Veneziano

Parcheggio a Forte Marghera: proteste

Tanti nuovi posti auto in un punto strategico per la mobilità cittadina. Potranno essere utilizzati in occasione delle manifestazioni che si svolgeranno a Forte Marghera o per visitarlo. Ma saranno fruibili anche dai lavoratori pendolari per proseguire in direzione Venezia e da chi voglia raggiungere i campi sportivi che si trovano lungo l’altro lato della strada, Viale San Marco e il parco San Giuliano. Il nuovo grande parcheggio in via Forte Marghera potrà ospitare fino a 315 automobili. Così racconta il Comune ma cosa c’è dietro? Vediamolo insieme.

Il progetto, già finanziato con 1,5 milioni di euro, per la sua realizzazione è in dirittura d’arrivo. Entro fine mese si darà il via libera alle due aree di sosta strategiche che agevoleranno gli spostamenti di molte persone. Peccato tocchi un’area dal forte impatto naturalistico e coperto dalla Soprintendenza…ma si sa..certe cose si possono scavalcare.

Il parcheggio eco sostenibile

Il nuovo parcheggio sorgerà nell’area in prossimità di Forte Marghera e prevede 270 posti. “Il progetto elaborato dall’ingegner Marco Sari – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia Renato Boraso – è stato pensato per rispondere sia alle esigenze di funzionalità e modernità sia nel massimo rispetto ambientale, come richiede la delicatezza del luogo dove sorgerà.

Per realizzare il parcheggio non si utilizzerà una gettata di asfalto ma materiale drenante e naturale per non alterare la permeabilità del terreno. E’ previsto anche il rifacimento della pavimentazione del piccolo parcheggio di sassi che si trova all’ingresso del Forte, sempre facendo attenzione al minor impatto ambientale possibile. Si aggiungeranno così altri 45 posti auto”. Insomma. Per Boraso nessun problema.

Già a settembre dovrebbero partire i lavori di riqualificazione del parcheggio esistente. A seguire sarà aggiudicata la gara per la realizzazione di quello nuovo.

Le opposizioni dicono di no!

Il primo a opporsi a quello che, in tutta realtà, è una mera speculazione edilizia che potrebbe distruggere uno dei pochi punti attrattivi di Mestre è Gianangelo Bellati.

“Il parcheggio a Forte Marghera è un altro inutile e dannoso intervento del sindaco Brugnaro nei confronto dei residenti. Ovviamente soprattutto veneziani ma anche mestrini! Ecco perché i mestrini se vogliono venire a Venezia hanno tutti i mezzi pubblici che glielo permettono da casa. I parcheggi quindi servono soprattutto a gente che arriva da fuori Mestre. 

Il problema parcheggio a Forte Marghera per i veneziani

Chi ha bisogno di parcheggi sono coloro che vivono nella zona lagunare ed insulare lagunare altrimenti essi sono isolati. Ed è per questo che da decenni c’è una lunga fila di residenti Veneziani che attende posto auto al garage comunale. Una lunga fila mai soddisfatta. Perché i posti auto vicini al centro storico sono troppo pochi. Per questo si era pensato al garage a San Basilio che avrebbe avuto un duplice vantaggio: il primo di soddisfare i cittadini in attesa di posto auto, il secondo quello di creare un hub punto di entrata per liberare e decongestionare Piazzale Roma. Ciò non è avvenuto e non sta avvenendo perché questa amministrazione non ha cuore i problemi né dei residenti di Venezia né di quelli di Mestre”. 

Bellati rincara la dose

“Questa amministrazione, composta quasi esclusivamente di gente che non è di Venezia, con un sindaco che non è residente né a Venezia né a Mestre, ha a cuore solamente il business che ormai non è più nelle mani di Veneziani e di mestrini ma di importanti aziende che sono fuori della nostra città e che sanno come sfruttarla per bene. Aggiungo che sarebbe stata l’occasione questa di pensare a tariffe fortemente agevolate per i residenti che vogliono parcheggiare a Piazzale Roma. E sperabilmente a San Basilio, per non dire gratuite.

Un modo proprio per attirare nuovi  residenti a Venezia dato che nessuno ormai può vivere senza auto. I costi oggi dei parcheggio sono infatti troppo alti. C’è voluto covid per arrivare finalmente ad una riduzione del costo del parcheggio di Piazzale Roma da 30 A €12. Riduzione fortissima alla quale mai prima si era pensato Attendiamo quindi da questa amministrazione fucsia e dal sindaco Brugnaro proposte a favore dei residenti della città, anzi, delle due città di Venezia e Mestre”.

Parcheggio. Contrario anche Emanuele Rosteghin

E’ poi la volta di Emanuele Rosteghin, consigliere comunale del PD che fa una profonda analisi. “In attesa di vedere il progetto e la sua relazione come Consigliere comunale sono contrario alla realizzazione di un parcheggio scambiatore al forte Marghera. Riteniamo indispensabile inserire il Forte Marghera e i luoghi di San Giuliano in un progetto di mobilità Green attraverso un percorso di navette e mobilità dolce. Va eventualmente valutato con estrema attenzione, dato il luogo di particolare pregio, un parcheggio esclusivamente funzionale alle molte attività. Come mostre e iniziative del forte stesso e pertanto commisurato a tale scopo, con materiali ecocompatibili e drenante e che tenga conto di eventuali vincoli di natura storica e ambientale”.

Per La Rocca non c’è dubbio

Mesi di lavori si sono appena conclusi e da una settimana Forte Marghera ha riaperto le porte al pubblico. E La Rocca contesta le scelte dell’amministrazione non solo per il parcheggio ma anche per l’intervento di restauro del ponte. Nonostante, come fa notare il Comune, si tratti di un intervento per la sicurezza del ponte approvato dalla Soprintendenza, secondo Elena si sarebbero dovute riprodurre le travature in ferro e legno. «È stato realizzato impiegando i medesimi materiali di un viadotto autostradale: elementi sequenziali in calcestruzzo precompresso. Sì tratta di materiali non esistenti all’epoca della costruzione del forte». Nella sua accusa ricorda che il forte «rappresenta un complesso monumentale di enorme valore storico-identitario» vincolato sia dal punto di vista culturale che paesaggistico.

«Il ponte era stato rifatto in cemento armato dal ministero della Difesa per consentire il transito dei convogli militari. Ora con l’uso civile, pubblico e museale è destinato ad una progressiva e totale pedonalizzazione. Non valeva forse la pena effettuare più approfondite ricerche storiche e ripristinare le originali travature in ferro e legno? È stata definitivamente rovinata dal punto di vista estetico, come se dovesse resistere al passaggio di Tir e trasporti eccezionali». Ma nonostante le parole di Boraso, La Rocca si pone una domanda. «Come è possibile che un reperto storico così importante come il Forte, soggetto al vincolo della Soprintendenza abbia avuto l’ok per un parcheggio scambiatore? I conti non tornano e Brugnaro ha ancora scavalcato ogni norma tanto che il progetto definitivo è stato approvato dalla Soprintendenza il 20 agosto 2018. Altro che rivitalizzare la città».

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