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The shoe must go on

Erano 116 le aziende venete presenti all’ultima edizione del Micam, la più importante fiera italiana della calzatura tenutasi a Milano a metà settembre. All’interno di questa folta schiera la parte del leone l’hanno fatta le 61 imprese delle province di Venezia e Padova appartenenti ad ACRiB l’associazione che rappresenta le aziende del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta. I numeri del distretto, relativi al 2017, sono spettacolari e parlano chiaro: il fatturato ha superato i 2 miliardi di euro (2.080,4 milioni di euro, +3,9% sul 2016), sono oltre 10mila i lavoratori specializzati occupati nel settore (10.587, +2% sul 2016 – Fonte: Assocalzaturifici, Inps, Istat. Stime: Maestri Calzaturieri del Brenta), la filiera e l’indotto coinvolgono 551 piccole e medie imprese (+3,6% sul 2016), la produzione annuale ha raggiunto gli oltre 20 milioni di paia di scarpe (+1,5% sul 2016, con un export pari al 92%).

Tutti numeri con il segno positivo che descrivono l’ottimo stato di salute del settore ma che, seppur notevoli, non sono sufficienti a raccontare lo straordinario sforzo realizzato dal comparto, prima per resistere alla crisi che lo aveva colpito una decina di anni fa e poi per superarla, rilanciando nel segno delle produzioni di alta qualità e dell’innovazione. Grazie ad un know how fatto di competenze, conoscenze ed abilità artigianali uniche al mondo, il distretto della Riviera del Brenta è oggi riconosciuto a livello internazionale per l’eccellenza nella produzione delle calzature di lusso, espressione di un Made in Italy raffinatissimo che sta permettendo al sistema produttivo del territorio, con il contributo di altri importanti asset regionali, di stare al passo, è proprio il caso di dire, con i nuovi ritmi e scenari dell’economia globale.

Ma oltre al patrimonio di saperi secolari, tra i fattori di successo del distretto c’è anche la presenza sempre più importante ed autorevole del Politecnico Calzaturiero che, fondato nel 2001, si sta affermando come significativo modello di trasferimento di competenze verso i giovani e autentico hub di trasformazione. Diretto con lo sguardo rivolto al futuro dall’Ingegner Mauro Tescaro, il Politecnico Calzaturiero di Capriccio di Vigonza (PD) è uno dei luoghi protagonisti, tra il 17 e 21 ottobre, del Digital Meet 2018 la serie di incontri, eventi, approfondimenti legati al mondo del digitale, dell’ICT e del web.

Il contesto migliore per descrivere quel formidabile ed inimitabile intreccio di tradizione fashion e innovazione 4.0 che rende ogni calzatura della Riviera del Brenta una “visione” straordinaria in continua evoluzione…e che lo spettacolo continui.

Massimo Mescalchin

 

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