
Allerta e soluzione è il consigliere regionale della Lega Nicola Finco prendendo spunto dai dati dell’Osservatorio sul federalismo e la finanza pubblica, che analizzano il debito pubblico per livelli di governo, dalle amministrazioni centrali fino ad arrivare a quelle locali (Regioni, Province e Comuni)”.
Intanto, “lo Stato centrale continua a ‘mangiare soldi’ a danno delle Amministrazioni locali e dei servizi ai cittadini. L’autonomia è l’unica via possibile”. Con questo incipit, Finco intende spiegare come “il debito pubblico sia il principale freno che impedisce politiche di sviluppo a sostegno alla crescita. Debito pubblico significa sottrazione di risorse alle casse pubbliche che, per il sistema Paese, vale 70 miliardi di euro a titolo di interessi passivi”. Però, è la forte sottolineatura del consigliere padano, “non tutti i livelli di governo si comportano allo stesso modo”.
Finco sciorina qualche numero: “ I dati consolidati 2007 – 2016 dicono che il debito delle amministrazioni centrali è aumentato del 44%, mentre quello locale, che comprende Regioni, Province e Comuni, è calato del 17%”. Per il leghista tanto basta per parlare di “numeri inequivocabili, che certificano il pessimo stato di salute dell’amministrazione centrale e dimostrano ancora una volta come la gestione centralista dello Stato non sia sinonimo di crescita; gli unici ad avere razionalizzato, come dimostrano i dati, sono gli Enti Locali periferici, con il Nordest che risulta essere il più virtuoso, con un debito pro- capite di 1.076 euro, a fronte di una media nazionale di 1.528 euro”. Analisi preoccupata, anche analizzando i dati dell’ultima annualità che risulterebbero in tendenza con quanto accaduto fino al 2016. Spiega Finco: “L’Osservatorio sul federalismo fiscale ci dice che da aprile 2016 ad aprile 2017 le amministrazioni centrali hanno contribuito ad aumentare il debito pubblico, con un +1,9%, rispetto ad una diminuzione di Regioni e Enti locali del -3,5%. Dati ancor più significativi, questi, se si tiene conto che Regioni ed Enti Locali pesano sul debito dello Stato solo per il 4,1%, rispetto all’Amministrazione centrale, che incide per il 95,8%”.
Il giudizio sintetico del leghista: “Questi dati dimostrano ancora una volta il fallimento della gestione centralista dello Stato che, così facendo, aumenta il debito, taglia i trasferimenti agli enti periferici, senza però aumentare gli investimenti e la qualità dei servizi ai cittadini”.
Soluzione? Per Finco è unica: “Non può che essere l’attribuzione al Veneto di una maggiore autonomia”. Come? “Con il referendum del 22 ottobre, che sarà un passaggio storico, non solo per la democrazia, ma anche per rispristinare la giustizia sociale, nei confronti di uno Stato centrale che continua ad ‘ingrassare’, a fronte di una forte cura dimagrante imposta a Regioni, Comuni e Province”.
Giorgio Gasco