Il tasso di positività sale al 17,6%

Notizie allarmanti sul fronte coronavirus. In un solo giorno il tasso di positività è salito di tre punti balzando dal 14,1% di venerdì al 17,6% di ieri. E come non bastasse, continua a salire anche l’Rt, ovvero l’indice di trasmissione del contagio. Numeri che fanno quindi presagire, allo scadere del decreto di Natale, il prossimo 6 gennaio, il ripristino della zona rossa o arancione per alcune regioni. Quelle che rischiano di più, al momento, sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l’ultimo report Iss hanno superato il valore 1 di Rt. Molto vicine alla soglia che le può trasformare in zona rossa ci sono anche Puglia, Basilicata e Lombardia. In linea generale, dal 7 gennaio le regioni dovrebbero tornare alla fascia di colore assegnata prima del lockdown natalizio, cioè tutte gialle (tranne l’Abruzzo arancione), ma la curva del contagio e dell’Rt potrebbe cambiare le carte in tavola.

Decisione al Governo

Lo stabilirà il governo, la prossima settimana, in base al nuovo report dell’Istituto Superiore di Sanità. La verifica del 30 dicembre evidenzia varie criticità: in particolare, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni, mentre per Lombardia, Trento e Veneto lo stesso discorso vale per le terapie intensive. E per allontanare il rischio di contagi, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per procastinare la riapertura degli impianti sciistici il 18 gennaio 2021.

I coprifuoco

Il coprifuoco resta fissato alle ore 22: nelle sole zone gialle ristoranti e bar potranno servire ai tavoli fino alle ore 18. Piscine, palestre, cinema e teatri resteranno chiusi. A riaprire, invece, potrebbero essere mostre e musei a entrate contingentate. Ieri, intanto, si sono registrati 11.831 nuovi casi di Covid su 67.174 tamponi effettuati. Le vittime sono 364, per un totale di 74.985. Venerdì i nuovi casi erano stati 22.211 su 157.524 tamponi, mentre i morti erano stati 462. Il calo dei numeri è dunque da attribuire al minore numero di tamponi effettuati, ma il tasso di contagio è comunque notevolmente salito. Aumentano, inoltre, i pazienti le cui condizioni hanno richiesto un ricovero presso i reparti di in terapia intensiva: sono sedici in più rispetto a venerdì, con 134 nuovi ingressi. I malati attualmente ricoverati in terapia intensiva sono 2.569, contro i 2.553 di venerdì scorso. I positivi negli altri reparti sono, invece, 22.948, 126 in più sempre di quelli registrati venerdì.
