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Rottamazione cartelle Equitalia

Code e risse agli sportelli

«I primi arrivano alle 3 di notte. Dopo, il flusso è continuo. Si forma una coda di centinaia di persone. Va avanti così da un paio di settimane»: questo il racconto di Cristina Zappìa, dottore commercialista con studio a Napoli, impegnata in prima persona nella complessa operazione della rottamazione di cartelle esattoriali.

Su corso Meridionale a Napoli, dove ha sede una delle principali filiali di Equitalia, i contribuenti e i professionisti affluiti in piena notte per accedere al servizio informazioni (i più numerosi) ogni mattina organizzano una lista di prenotazioni autogestita. «Non sono mancati scontri e disordini – racconta un avvocato in attesa da ore – più volte sono accorsi anche polizia e carabinieri». Alle 8 e 15 l’ufficio apre e le nove postazioni allestite cominciano a smaltire la lunga coda. All’interno vengono distribuiti i “numeri” a chi arriva dopo l’orario di apertura. Ma le prenotazioni vengono sospese intorno alle 10 del mattino, poiché si ritiene che ci vorrà l’intera giornata per soddisfarle tutte. Non è finita, un addetto al ricevimento comincia a quel punto a compilare il terzo elenco della giornata, una “lista di riserva” da utilizzare nel caso avanzi un po’ di tempo.

Luigi Calandra, il direttore di Equitalia Campania, osserva: «La definizione agevolata è ormai diventata una mobilitazione generale. L’afflusso di contribuenti sin dal mese di gennaio si è progressivamente intensificato assumendo ormai proporzioni decisamente critiche presso i nostri sportelli». Francesco Giordano, coordinatore regionale della Fisac Cgil Equitalia, spiega che « il personale è stato via via fortemente ridotto mentre le procedure sono diventate più numerose e complesse. Oggi ci troviamo in una situazione difficile in cui anche garantire i turni è talvolta quasi impossibile».

Da qualche giorno è anche attiva la convenzione tra Caf ed Equitalia che permette ai cittadini di delegare al centro di assistenza fiscale la pratica di rottamazione delle cartelle. «Stiamo mettendo a punto una procedura informatica ad hoc – spiega Massimo Bagnoli, presidente della Consulta Caf – e sono già arrivate le prime richieste». Il Caf assiste nella valutazione della convenienza di aderire alla procedura e nella gestione della pratica. Al Caf, secondo Bagnoli, si rivolgeranno dipendenti e pensionati. E forse anche gli stranieri, come Marisol, originaria del Perù: «Sono arrabbiata perché devo pagare una multa», dice uscendo dall’ufficio Equitalia di Milano.
A Roma la tensione è alle stelle negli uffici di via Cristoforo Colombo. Sedici sportelli, 170 numeri distribuiti legalmente a tempo di record a partire dalle 8,15, più quelli distribuiti illegalmente da un abusivo in cambio di una ricompensa, alle prime luci dell’alba. Carta straccia per contribuenti ignari. «Diffidate dei numeretti abusivi», recita infatti un cartello affisso all’ingresso della filiale eppure, nonostante il monito, in molti si fanno abbindolare dalla promessa di un percorso celere.

Quando si arriva al redde rationem dei numeretti (legali e non) sovrapposti, la zuffa è inevitabile, tanto da determinare l’intervento dei carabinieri, ai quali non rimane che richiamare alla prudenza.

A.V.

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