Libri e Fumetti

5 fumetti commentati da Natangelo

Mario Natangelo (vignettista satirico per IlFatto Quotidiano) di scegliere e commentare 5 fumetti dalle sue letture più recenti. Mario Natangelo (Napoli, 16 dicembre 1985) è un fumettista e giornalista italiano. Vignettista del Fatto Quotidiano, è cresciuto nel quartiere napoletano di Scampia, ha studiato giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli. Dal 2010 vive a Roma, mentre in precedenza ha trascorso un anno all’Università di Alicante. Esordisce nel 2007 con Emme, inserto satirico de l’Unità fondato e diretto da Sergio Staino, con il quale collabora fino alla chiusura nel 2009. Nel settembre 2009 inizia la collaborazione con Il Fatto Quotidiano per il quale disegna una vignetta quotidiana, oltre a strisce e reportage grafici. Dal 2010 collabora con Smemoranda e inizia una collaborazione con Linus che si concluderà nel 2012. Suoi lavori pubblicati, tra gli altri, su Liberazione, Il mucchio selvaggio, Left, l’Espresso, EL Jueves.

Chi è Natangelo

Nel 2009 suoi lavori esposti al Museo MADRE di Napoli. Dal 2009 al 2012 curato una rassegna satirica per il Napoli Comicon. Esposte le creazioni di autori quali Vauro Senesi, Ellekappa, Vincino, Georges Wolinski, Catherine Meurisse, Albert Monteys, Paco Alcázar. Nel settembre 2012 ricevuto il XL Premio Satira Politica Forte dei Marmi per Napolitano, e il Premio Gabriele Galantara per la satira politica. Si aggiudica il premio del pubblico di “Una vignetta per l’Europa”. Il concorso organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in occasione del Festival di Internazionale. Nel 2017 inizia a collaborare come vignettista con la rivista Tempi. Periodico settimanale cattolico vicino a Comunione e Liberazione. Ma interrompe la collaborazione dopo pochi mesi per divergenze con l’editore in seguito alla censura di una vignetta.

I fumetti: Dylan Dog 401, secondo Natangelo

“Non sono mai stato un gran lettore degli albi Bonelli, salvo qualche sporadica eccezione per Dylan Dog che non si è mai trasformata in abitudine”. Esordisce Natangelo. “Poi da quando Roberto Recchioni ha iniziato a mettere le mani sull’Indagatore dell’incubo – reinventando e “sconvolgendo” il personaggio – mi sono ritrovato a leggerlo sempre più spesso, più incuriosito dal risultato dell’operazione editoriale che per amore del personaggio. L’alba nera mi ha convinto molto, per il risultato ma anche per la sfida in sé: una scommessa azzardatissima che solo per aver avuto il coraggio di giocarla credo sia stata anche vinta”.

La Belgica, di Toni Bruno

“Seguo il lavoro di Toni Bruno da molti anni e quando ho letto che stava lavorando a un tipo di storia che amo molto, quella marinaresca, ho capito che La Belgica sarebbe stato (per me, eh) un piccolo gioiello. Durante la (lunga, mortacci sua) gestazione dell’opera Toni ha pubblicato spesso sui social schizzi, tavole in lavorazione e pezzi di storia, poi non appena è uscito il primo volume di La Belgica mi sono fiondato in libreria: bello, bello, bello. Purtroppo c’è da aspettare il volume 2″.

Luna 2069, di Leo Ortolani

“L’addio a Rat-Man è stato doloroso, ma era il prezzo da pagare per la rinascita di Leo Ortolani, che è esploso in tutto il suo genio, percorrendo altre strade lontane dal supereroe orecchiuto (Cinzia: spettacolo). È stato quindi un doppio piacere ritrovare Rat-Man addirittura nello spazio, tipo ritrovare un vecchio amico e soprattutto ritrovarlo cresciuto, più maturo. Luna 2069 è l’ennesima prova che Ortolani può arrivare davvero ovunque e – per fortuna – porta noi affezionati lettori con lui”.

Aventuras de un oficinista japonés, di José Domingo. Quello che Natangelo aspettava

Aventuras de un oficinista japonés, della spagnola Astiberri, è uno dei libri a fumetti più belli che abbia mai visto, mi è capitato per caso tra le mani e non capisco perché non sia stato ancora portato in Italia. José Domingo si è ispirato ai videgiochi anni Ottanta e ha creato un’avventura grafica spettacolare: per pagine e pagine seguiamo le peripezie mute di un impiegato giapponese che si sposta di scenario in scenario proprio come in un vecchio videogioco, con nemici e sfide sempre più difficili. Davvero, imperdibile. Potete recuperarlo con Amazon: non c’è neanche una parola in tutto il libro, quindi sticazzi che non sia tradotto”.

Cenizas, di Álvaro Ortiz

“Finalmente Bao ha portato in Italia un autore spagnolo che amo molto, Álvaro Ortiz. Per ora c’è nel catalogo Murderabilia, davvero bello, ma meno in confronto a un suo libro precedente ancora inedito in Italia: Cenizas, cioè “ceneri”. Lo stile di disegno di Ortiz e il suo gran gusto nel raccontare storie trovano in Cenizas la ricetta ideale, con una trama che è poi un grande classico: tre amici – con le loro storie – si ritrovano e fanno un viaggio in nome di un quarto amico morto (le ceneri del titolo sono le sue) per scoprire la sua storia. Magnifico! E non vedo l’ora che arrivi la versione italiana: prenderò anche quella (sono malato)”.

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