Venezia, taser agli agenti della polizia locale

Gli agenti della polizia locale di Venezia potranno usare il taser. L’arma a impulsi elettrici farà parte della dotazione del personale che, dopo essere stato formato, inizierà una sperimentazione di 6 mesi. Il Consiglio comunale ha dato l’ok martedì: 23 i voti favorevoli, 8 i contrari e un non votante.
Formazione per l’uso del taser

La sperimentazione durerà sei mesi e prevede di dotare due operatori per turno di servizio di un’arma a impulsi elettrici. La sperimentazione prenderà il via una volta concluso il periodo di formazione previsto, secondo le linee guida indicate nel provvedimento.
Prescrizioni per il taser

È prevista la formazione di almeno 3 istruttori, che dovranno poi addestrare i colleghi che partecipano alla sperimentazione e di tutto il personale coinvolto. Il percorso formativo sarà di almeno 24 ore e tratterà una serie di temi: dalle conseguenze dell’utilizzo dell’arma alle precauzioni e alle procedure operative da adottare prima dell’utilizzo. La parte di formazione di ambito medico-sanitario sarà concordata con l’azienda sanitaria locale, anche d’intesa con gli altri corpi della Regione Veneto.
Le critiche: «Inutile e pericoloso»

Critiche al provvedimento sono state sollevate da Fp Cgil Venezia. Il segretario Daniele Giordano ha commentato: «Si va sempre più verso la rambizzazione del corpo di polizia locale. Prima le armi, poi le selezioni per i super atleti, poi lo spray al peperoncino». E aggiunge: «Il caricare gli operatori di polizia locale di strumenti militareschi non li agevola nello svolgimento dei compiti». Critiche anche dalla capogruppo Pd Monica Sambo: «L’assessore alla sicurezza Giorgio D’Este ha dichiarato che le morti da overdose sono inevitabili. Queste parole sono inaccettabili, ma cosa ancora più importante è che bisogna ricordare che un modo per prevenire le morti da overdose c’è, si chiama servizi di riduzione del danno».
A.C.M.