Veneziano

Over 60, Ulss 3: disponibili 1600 slot extra per vaccinarsi con Johnson&Johnson

L’Ulss 3 lavora sugli incentivi per convincere gli over 60 non vaccinati e che ancora non hanno fissato un appuntamento. Non si tratta di una “strategia” per raggiungere le persone contrarie, bensì gli attendisti, quelli che, per intendersi, preferiscono rimandare la prima dose per evitare che il richiamo cada all’interno della propria finestra di ferie estive. È così che l’azienda sanitaria mette a disposizione 1600 dosi extra del siero Johnson&Johnson, monodose e quindi senza richiamo; saranno 400 al giorno da martedì a venerdì prossimo. Gli slot sono già prenotabili accedendo al portale unico regionale (anche attraverso l’app SanitàKmZero).

Il commento di Sbrogiò

Ulss 3 sta pensando anche ad altre iniziative – vaccini permettendo – per raggiungere quelle fasce di popolazione meno propense alla vaccinazione. «Abbiamo un camper attrezzato per le somministrazioni, – ha spiegato oggi il direttore della Prevenzione Luca Sbrogiò – che potrebbe essere utile per raggiungere località più distanti o quei comuni in cui c’è stata un risposta vaccinale meno alta. Sommando un vaccino quasi a domicilio, meglio se monodose come J&J, l’azienda è convinta che si potrebbero ricredere sulla vaccinazione anche quelli meno propensi. Va ricordato che all’azione della Serenissima si affianca sempre quella dei medici di base, che hanno già a disposizione dei quantitativi di siero Janssen da somministrare ai pazienti over 60. Esclusi questi 1600 slot, la disponibilità di appuntamenti ora è molto limitata, «ce ne sono alcune centinaia ad inizio giugno», ha aggiunto Sbrogiò.

I 40enni fanno boom

Intanto, sul fronte dei quarantenni siamo quasi al giro di boa, con il 48,7% tra vaccinati e prenotati; per la fascia d’età 50-59 anni è stato superato il 65% (65,7), mentre per over 60 e 70 siamo rispettivamente al 75,7 e 83,2% della copertura. In parallelo proseguono anche le somministrazioni alle persone estremamente vulnerabili, con una copertura del 73%, e ai disabili gravi, al 76%. Nessuna criticità sul fronte degli insegnanti, chiamati da 10 giorni a questa parte a sottoporsi al richiamo di AstraZeneca: «C’è un’adesione plebiscitaria, – ha spiegato ieri l’azienda – non abbiamo segnali di persone che rifiutano la seconda dose».

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