14 opere d’arte restituite alla comunità

Le opere d’arte restituite alla comunità
Nella mattinata di giovedì 24 gennaio i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno trasferito 14 opere d’arte contemporanea, confiscate nel 2009 ad un faccendiere nell’ambito di un’indagine sulle frodi nel panorama della concia, presso il museo civico di Palazzo Chiericati.
Una frode ad arte
Era il luglio 2009 quando i finanzieri della Compagnia di Arzignano, nel corso di alcune indagini nell’ambito delle frodi fiscali, sequestravano ben 14, tra dipinti, sculture e stampe, opere di famosi artisti contemporanei per il valore complessivo di oltre 200 mila euro al faccendiere A.G., poi condannato in primo grado con l’accusa di bancarotta ed evasione fiscale.
Il ritorno a casa
Ad attendere l’arrivo delle opere, non visibili al pubblico, al Chiericati vi erano il comandante provinciale colonnello Crescenzo Sciaraffa, il maresciallo capo Bruna Cocurullo e il maresciallo Fabio Meta, che le hanno idealmente consegnate al sindaco di Vicenza Francesco Rucco e al dirigente comunale del settore cultura Mauro Passarin.
Le opere
Si tratta di: un’idropittura di Gastone Biggi, pittore romano di fama internazionale; un olio su tela di Mark Kostabi, pittore e compositore statunitense; due accumulazioni, un’inclusione e una scultura del francese Armand Pierre Fernandez, meglio noto come Arman; tre sculture dell’artista Paola Epifani, conosciuta con lo pseudonimo Rabarama; due dipinti su tela di Marco Lodola, un’opera realizzata con tecnica mista su carta di Jacques Villegré, artista francese, una serigrafia su carta di Mimmo Rotella ed infine una stampa su concessione eseguita dall’artista Dan Breus.
Nico Parente