Zaia: da lunedì 17 maggio in Veneto apriamo le vaccinazioni dei quarantenni

Da lunedì 17 maggio il Veneto aprirà le vaccinazioni anti-Covid per la fascia di età dai 40 ai 49 anni: l’annuncio lo ha dato il presidente della Regione Luca Zaia nel corso della consueta conferenza stampa per fare il punto sull’andamento della pandemia. «Mettiamo in sicurezza estrema questa fascia d’età – ha aggiunto Zaia – poi puntiamo ad allargare la vaccinazione a chiunque voglia. Oggi ci sono 200 mila posti liberi; per i 50-59 siamo fiduciosi di chiudere sopra il 65%, di certo non aspettiamo chi non arriva».

Apertura per tutti?

«Arrivati ai quarantenni – ha proseguito Zaia – pensiamo di aprire a tutti, gli under 40 non ci hanno riempito i reparti, quindi diventa equa l’offerta a tutti. Piuttosto che pensare alla decade 30-39 forse è meglio pensare a categorie specifiche e maggiormente esposte», ha concluso.

Si attendono i rifornimenti

Ieri il Veneto ha somministrato 32 mila dosi: “Vaccini finiti, al momento”, ha comunicato Zaia, naturalmente in attesa delle forniture. Il governatore ha anche svelato un “piccolo segreto”: “In Veneto siamo riusciti a ottenere 7 dosi da ogni flacone”, anziché le 6 sempre descritte dalle case farmaceutiche. Come? “Con la precisione, con le siringhe di precisione”, ha chiarito Zaia.

I dati

Dati in netto calo anche oggi in Veneto per quanto riguarda la pandemia: “Un bel bollettino oggi” ha commentato Zaia nel leggere i numeri. I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono stati 493, pari all’1,09 per cento dei tamponi eseguiti (“Il dato migliore da tanto tempo”), le vittime 18. In calo i ricoverati: 41 in meno nell’ultimo giorno.
La richiesta

«Rispetto alla modifica dei parametri ci siamo dati qualche giorno, così che alla volta di lunedì si chiuda», ha riferito Zaia a proposito della riunione Governo-Regioni. «La voce che ho portato – ha aggiunto Zaia – è dire che siamo in uno scenario nuovo, nel quale abbiamo le vaccinazioni. Anche un eventuale contagiato non rappresenta una spia sulla popolazione ma solo a una parte. Quindi abbiamo chiesto sempre più automatismi, e soprattutto la necessità di avere una dotazione di screening di base, per alcuni luoghi sentinella, per capire se c’è ancora circolazione del virus».