Zaia: Natale senza veglioni

Governo e Regioni al redde rationem in vista del nuovo Dcpm destinato a regolare l’attività dei prossimi mesi, quando la convergenza di contagi, campagna vaccinale anti-Covid e picco influenzale sottoporrà la sanità pubblica alla prova più severa. Al riguardo, oggi i governatori discuteranno in videoconferenza una linea comune, che includa anche proposte sul versante economico e sociale: in ballo c’è la definizione del ristoro alle attività danneggiate da divieti e restrizioni – ultimo, in ordine di tempo, il circuito dello sci destinato alla chiusura nelle festività natalizie – ma anche il sostegno alla ripartenza delle imprese e le ipotesi di utilizzo delle sospirate risorse previste dal Recovery Fund.

Un Natale diverso
«Prepariamoci ad un Natale diverso, sobrio, in famiglia, senza veglioni né piazze gremite, rispettando anzitutto i lavoratori della sanità che rinunceranno alle vacanze per curare i malati», l’appello di Luca Zaia, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Parlando da casa, alle spalle i poster delle Dolomiti e dell’Arena di Verona, il governatore ha rivendicato le misure regionali in materia di sicurezza – ingresso contingentato dei clienti, freno agli affollamenti nei centri storici, negozi chiusi la domenica – lamentando però un calo di attenzione: «È stata abbassata la guardia, occorre maggior senso civico, viceversa la situazione diventerà problematica».

Caner e Zaia

E la stagione bianca? Gli assessori dell’arco alpino, incluso il veneto Federico Caner, suggeriscono di consentire l’accesso agli impianti a chi trascorra almeno una notte nelle diverse destinazioni alberghiere oppure possieda o affitti una seconda casa nelle zone invernali, così da evitare il mordi e fuggi… «Prima la salute, questo è il dogma», il commento di Zaia «tuttavia sciare o camminare all’aperto mi sembra meno pericoloso che frequentare luoghi chiusi e non credo sia giusto penalizzare quanti vivono della montagna. Leggo che la Svizzera ha già aperto le piste mentre l’Austria si appresta a fare altrettanto, mi chiedo dove sia finito il coordinamento europeo… ».

Le citazioni e il voto

Ospite da Fazio, Zaia ha poi sciorinato una serie di citazioni che hanno creato un’atmosfera semiseria. Lodato da Fazio per l’efficienza del sistema di prevenzione e cura (terapie intensive a quota mille, record di tamponi rapidi, test fai-da-te), il governatore ha sciorinato la consueta sequenza di citazioni – Yourcenar, Sallustio, Voltaire – suscitando la sorpresa divertita del conduttore: «Ma chi credeva di intervistare?», la replica semiseria «basta con il luogo comune dei leghisti che non leggono e non studiano». Dalla Serenissima alla Capitale, perché Berlusconi strizza l’occhio al premier Conte: «Questo governo non ha il consenso maggioritario del Paese, meglio sarebbe tornare al voto senza espedienti né stampelle».
